Senza titolo 2000
Acquerello
23 × 30.5 cm

Mostra "Scollamenti" ottobre 2025

Foto: Paolo Lafratta

Gino Marotta nasce a Campobasso nel 1935. A quindici anni si trasferisce a Roma, dove entra in contatto con gli artisti che animavano la scena romana, da De Chirico a Capogrossi a Turcato.

Ha basato la sua lunga vita artistica sull’esplorazione di nuovi linguaggi e sulla sperimentazione costante di nuove tecniche e materiali innovativi, condividendo le sue ricerche con i tanti movimenti d’avanguardia che si sono susseguiti dagli anni Cinquanta in poi.

Negli anni Cinquanta sviluppa una serie di soggetti, stili e tecniche assai diversificati: encausti, collage polimaterici, amalgame di sabbia. La personale alla galleria Montenapoleone di Milano segna il suo debutto nel giugno del 1957. Vi sono esposti arazzi, encausti e velatini.

Nei primi anni Sessanta, nei laboratori delle industrie chimiche, delle fabbriche e delle fonderie, sperimenta nuovi materiali quali poliuretani e poliesteri e realizza sculture servendosi dei procedimenti industriali per la produzione in serie.

Nel 1960 fonda insieme a Pietro Cascella, Piero Dorazio, Fabio Mauri, Gastone Novelli, Achille Perilli, Mimmo Rotella e Giulio Turcato il Gruppo CRACK, un movimento trasversale che si propone di promuovere una nuova concezione della libertà d’espressione fuori dagli schematismi.

La vocazione all’uso di materiali inediti prosegue con le sculture in metacrilato, un materiale artificiale, altamente tecnologico, in totale antitesi con i soggetti tratti dal mondo naturale. Con questo ciclo di opere sviluppa una ricerca volta a cogliere la dicotomia fra naturale e artificiale. Le lastre in metacrilato, bidimensionali e trasparenti, sono poste in sezioni ortogonali che conferiscono tridimensionalità alle sculture e permettono il rapido attraversamento della luce.

Dal 1967 al 1970 realizza opere-ambiente di grandi dimensioni come Bosco Naturale- Artificiale, Nuovo Paradiso, Eden Artificiale in metacrilato e Misura Naturale Cava in fiberglass.

Nel 1968, a Roma, durante la rassegna Teatro delle Mostre alla Galleria La Tartaruga di Plinio de Martiis, espone Foresta di menta, opera- ambiente multisensoriale i cui elementi concorrono a stimolare contemporaneamente i cinque sensi.

Si è anche dedicato al cinema e al teatro d’avanguardia. È di particolare interesse la sua collaborazione con Carmelo Bene. Nel 1972 realizza le scene e le sculture-costumi in metacrilato per il film Salomè e la scenografia teatrale di Nostra Signora dei Turchi e nel 1987 le scene e i costumi di Hommelette for Hamlet, che gli fanno meritare nel 1988 il premio UBU per la migliore scenografia.

Negli anni Ottanta si rivolge anche a materiali più tradizionali quali il marmo, il bronzo e la pittura a olio, proseguendo la sua ricerca sul linguaggio e sullo studio dell’incidenza della luce anche nelle opere pittoriche. Dalla fine degli anni Novanta realizza nuove opere in metacrilato.

(Biografia emendata dal sito dell'archivio Marotta)