Ersilia. La città emergente
15 febbraio 2022 – 15 marzo 2022

Ersilia è una delle Città Invisibili di Italo Calvino, in cui lo scrittore fa risaltare le relazioni sociali alla base di una comunità. Le relazioni di parentela, di autorità, di amicizia sono rese visibili da fili di colori diversi tesi tra gli angoli delle case.

Ersilia
ha una cartografia mutevole e malleabile a seconda dei racconti di chi la attraversa, sostengono Alice Labor e Ginevra Ludovici,le curatrici e ideatrici del progetto Ersilia. La città emergente, un podcast in 5 puntate che da mercoledì 16 febbraio a mercoledì 16 marzo sarà disponibile esclusivamente sul portale online MACTE Digital su www.fondazionemacte.com

In cinque appuntamenti le voci di Pietro Ballero, Anouk Chambaz, Allison Grimaldi Donahue, Perla Sardella e VacuaMoenia, in dialogo con le curatrici, conducono il pubblico alla scoperta di Ersilia, città che cresce e si articola attraverso le visioni narrate da questə giovanə artistə che la vivono, abitano e ne conoscono ogni anfratto.

Grazie a questi racconti, Ersilia – una produzione originale del museo – diventa uno spazio collettivo in cui gli ascoltatori possono diventare a loro volta abitanti della città, ripensandone le istituzioni, le relazioni e i luoghi dello stare insieme.

Di episodio in episodio emergono visioni di realtà possibili, che danno vita a una nuova geografia ospitale e solidale, priva di confini geografici, disciplinari, linguistici o logici.

Anouk Chambaz
è un’artista che lavora con il cinema e con il suono e vive a Roma.

Pietro Ballero
è un artista visivo che lavora con gli oggetti e con l’accumulo tra Utrecht e Torino.

Allison Grimaldi Donahue
è una poetessa e scrittrice che vive a Bologna.

Perla Sardella
è un’artista visiva e documentarista che lavora con il video e gli archivi e vive a Genova.

VacuaMoenia
è un duo artistico di base a Palermo che lavora con il suono composto da Pietro Bonanno e Fabio Lattuca.

MACTE Digital
prosegue nell’articolarsi come spazio di sperimentazione, di attenzione e cura, dice la direttrice del MACTE Caterina Riva, gli accenti variegati delle guide di Ersilia allargano la nostra percezione visiva, emotiva e ci ricordano l’abilità propria di artistə e scrittori di immaginarsi mondi.