1 laboratorio di ossa sonore al MACTE, 30 gennaio 2022
lavoratrice forzata Texled (fotogramma da The Human Tools)
Immagine del Lab 2
dettaglio dal 2 laboratorio di scucitura, 27 febbraio 2022
Immagine della presentazione di Ilaria Lupo, Lab 3
Part-Time Resistance: laboratori con Nico Angiuli
29 gennaio 2022

L’ultimo fine settimana dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022 l’artista Nico Angiuli condurrà tre distinti laboratori pratici presso il MACTE, per ciascuno di essi siamo alla ricerca di partecipanti adulti che possono aderire scrivendo a partime.termoli@gmail.com o chiamando il numero del museo. I laboratori sono la base per costruire insieme all’artista il progetto di performance collettiva Part-Time Resistance a Termoli, progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Contemporanea del Ministero della Cultura.

Durante ogni laboratorio si ricostruiranno insieme storie di resistenza al lavoro con diverse temporalità e provenienze geografiche che verranno messe in relazione con esperienze e storie del territorio molisano. In un’atmosfera di collaborazione e solidarietà, ogni partecipante potrà suggerire possibili riattivazioni delle vicende.

Le sintesi sceniche e performative verranno presentate al pubblico di Termoli il 12 giugno 2022.

1_Lab di ossa sonore

sabato 29 gennaio ore 15–19
domenica
 30 gennaio ore 10–13

In Albania negli anni del Comunismo, i carcerati diedero forma a un alfabeto (alfabeti i qelive), un sistema simile al codice morse tramite il quale riuscivano a comunicare percuotendo nocche, dita, gomiti e altre ossa del proprio corpo sulle mura delle celle.

2_Lab di scucitura

sabato 26 febbraio ore 15–19
domenica 27 febbraio ore 10–13

Nel campo di concentramento di Ravensbrück, alle porte di Berlino, le prigioniere venivano forzate a lavorare per la ditta tessile “TexLed”. Le sarte presero a realizzare cuciture fallaci nei cappotti, a mal disporre bottoni e a cucire grossi nodi nelle calze degli agenti delle SS.

3_Lab di (ri)semina

sabato 26 marzo ore 15–19
domenica 27 marzo ore 10–13

In Palestina, le donne e gli uomini che vivono nei territori occupati, praticano il sumūd, una parola araba che significa risolutezza, determinazione e perseveranza e che raccoglie le tattiche di resistenza sotto occupazione come piantare alberi al posto di quelli appena sradicati dai coloni o conservare e riseminare le sementi locali. Insieme ad Angiuli e all’artista Ilaria Lupo, esploreremo come ricostruire un territorio attraverso la conservazione e rideterminazione del suo patrimonio vegetale.

1 laboratorio di ossa sonore al MACTE, 30 gennaio 2022
lavoratrice forzata Texled (fotogramma da The Human Tools)
Immagine del Lab 2
dettaglio dal 2 laboratorio di scucitura, 27 febbraio 2022
Immagine della presentazione di Ilaria Lupo, Lab 3