Nell’ultimo finesettimana della mostra fotografica di Lisetta Carmi, il MACTE invita il fotoreporter Stefano Schirato che con il suo obiettivo ha raccontato luoghi e comunità nel Sud Italia, Albania, Chernobyl, India, dando visibilità a situazioni sociali, ecologiche e politiche che solitamente non vediamo.
L’incontro al MACTE sarà l’occasione di approfondire Terra Mala la ricerca fotografica in bianco e nero sull'inquinamento ambientale in Italia e il suo impatto sulle comunità locali che ha impegnato Schirato negli ultimi sei anni.
Nella serie Terra dei Fuochi, ossia l’area delle province di Caserta e Napoli, Schirato ha indagato i luoghi dove, negli ultimi 25 anni, milioni di rifiuti tossici sono stati scaricati illegalmente e documentato il disastro ambientale che sta colpendo il suolo, la falda acquifera e l’agricoltura oltre che minando la salute delle persone, con un incremento dei casi di cancro in Campania. In Sicilia si è occupato del polo petrolchimico tra i più grandi del Mediterraneo, che sorge nelle città di Augusta, Priolo, Melilli e Gela, e causa dell’inquinamento che colpisce sia i pesci che le persone.
Stefano Schirato vive a Pescara, dove ha fondato la scuola Mood Photography, insegna fotogiornalismo ed è docente della Leica Akademie Italia. Nel 1999 pubblica con Emergency Gli occhi della Cambogia sul dramma delle mine anti-uomo e nel 2003 il libro fotografico Né in terra, né in mare sulla vita dei marinai nelle navi sequestrate.
Negli ultimi anni Schirato si è diviso tra tematiche sociali e politiche di respiro internazionale e fotografia di scena e backstage dei film di Giuseppe Tornatore. Le testate con cui collabora sono: Al-Jazeera, CNN, Le Figaro, L’Espresso, Newsweek Japan, NYTimes, Vanity Fair, Washington Post.
È possibile acquistare il catalogo di TERRA MALA di Stefano Schirato edito da crowdbooks al museo (solo in contanti)