Monia Ben Hamouda
(Milano, 1991) vive tra al-Qayrawan (Tunisia) e Milano.
Nata in una comunità musulmana come figlia di un calligrafo islamico, affronta e si confronta con la propria ereditàgenerazionale attraverso quello che definisce un processo sciamanico, creando opere che agiscono come esorcismigestuali delle aspettative imposte dalla tradizione e dal presente politicizzato, traendo forza dall'urgenza dell'espressione. Ilsuo linguaggio visivo, che si traduce in una vasta gamma di approcci formali, è intriso di simbologie e rituali culturali e religiosi.Ha studiato presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e ha vinto il Maxxi Bvlgari Prize 2024.